Alessandro Moreschini - Poeta

Oltre il suono delle parole...

AVVIAMENTO ALLO STUDIO DELL’ITALIANO NEL COMUNE DI CASTEL MADAMA

Ottant’anni fa veniva pubblicato, per i tipi dell’Unione Tipografica Cooperativa di Perugina ed a spese dell’autore, un volumetto destinato agli scolari del Comune di Castel Madama. Esso, come il titolo suggerisce, sarebbe dovuto valere come “Avviamento allo studio dell’Italiano” per rendere più agevole l’apprendimento della lingua nazionale in un paese, in cui era esclusivo l’uso del dialetto.

Autore ne era un maestro elementare, Oscar Norreri, di Pergola, il quale si impegnò in questo specifico lavoro spinto da vari motivi, il principale dei quali sembra essere stato quello di apprendere razionalmente il vernacolo castellano per rendere chiari a se stesso i suoi principali fenomeni grammaticali, che avrebbero reso più efficace la sua opera di insegnante.

Si accinse con entusiasmo a quest’opera che dovette essere compiuta nell’arco di un anno. Tenendo conto che egli fu trasferito nelle Scuole rurali di castel Madama nell’ottobre del 1903

E che il libretto due anni dopo era già stato stampato, si arguisce che lo sforzo maggiore fu fatto nel 1904. Poiche abbiamo gli originali di alcune lettere di corrispondenza svoltasi tra il Norreri e il prof. Ernesto Monaci( docente allora di Lingue e letterature neo-latine nell’Università di Roma), in cui risulta che il “lessichetto”, il quale chiude l’”Avviamento allo studio della lingua italiana” era stato compilato entro il 14 giugno del 1904 e perfezionato due mesi dopo, e che la parte grammaticale si stava portando al termine definitivamente nello stesso periodo, possiamo dedurre che il Norreri cominciò a raccogliere dati subito dopo l’arrivo a Castel Madama e che li rielaborò nell’estate del 1904.

La corrispondenza con il Prof. Ernesto Monaci ci dà la possibilità di conoscere anche le difficoltà, in mezzio alle quali l’opera fu realizzata: l’impegno assunto inizialmente dal tipografo di Siciliano di stampare il libretto non potè essere mantenuto per difficoltà tecniche (mancanza da parte di quest’ultimo di caratteri necessari alla stampa), per cui si dovette ricorrere all’Unione Tipografica Cooperativa di Perugina su suggerimento dello stesso Monaci. Ciò non fi senza disagi per il quale, tuttavia, trovò costante attenzione e comprensione nell’Illustre docente dell’Università di Roma, il quale rilesse tutte le parti dell’ “Avviamento..” e dette sempre opportuni consigli.

Quando, finalmente, l’opera potè essere stampata e presentata al pubblico, ci si accorse della sua novità e dei nobili scopi per i quali era stata realizzata. Il suo autore apparve allora uno degli insegnanti elementari più impegnati ed all’avanguardia, relativamente ai metodi di insegnamento della lingua italiana nelle scuole primarie, tanto che il libretto potè essere additato agli altri docenti.

La novità consisteva proprio nell’aver tenuto presenti le realtà locali a cominciare dal dialetto, nel quale si sono sempre espressi, nelle nostre zone, i contadini, i braccianti, i salariati, gli operai dell’industria ( Poiché la lingua italiana era patrimonio esclusivo delle classi colte e abbienti il dialetto veniva ad assumere una sorta di marchio infamante, indicando inequivocabilmente l’umile, anche se onesta, origine di chi se ne serviva.)

L’Avviamento allo studio della lingua italiana” comunque, doveva essere, almeno nelle intenzioni del suo autore, solo uno strumento, al quale si potesse ricorrere per imparare la lingua italiana, anche se, indirettamente, veniva a costituire, mancando specifiche trattazioni precedenti, il primo passo verso lo studio scientifico del dialetto castellano. ( Sotto questo aspetto, l’iniziativa di una rivalutazione del vernacolo trovava ampi consensi in un numero di studiosi, di cui è chiara l’azione volta alla comprensione ed allo studio scientifico dei dialetti, tra cui basterà ricordare Carlo Salvioni, Pietro Merlo, Giulio Bretoni, Luigi Ceci, Matteo Batoli, Giacomo Devoto, Bruno Migliorini, Clemente Merlo , Ernesto Monaci).

Che lo studio dialettologico non sia stato lo scopo primario dell’opera appare evidente anche dai mesi dedicati alla raccolta delle “voci” che risulterebbero troppo limitate numericamente anche per studiosi esperti, data la complessità della matera da dominare e da organizzare scientificamente, la quale avrebbe dovuto prevedere uno studio comparato di tutti i dialetti dei paesi limitrofi, oltre che l’analisi delle loro evoluzioni attraverso i tempi ed in relazione con le tendenze e trasformazioni regionali nell’area centro meridioniale della penisola.

La Pro loco di Castel Madama e l’Amministrazione Comunale, tenendo conto che quest’opera costituisce il punto di partenza per ogni studio sul dialetto locale e che essa ha reso noto, anche se ad una ristretta cerchia di studiosi, per la prima volta la parlata, singolare e ben distinta, del proprio paese, ha inteso onorare la memoria di Oscar Norreri, proponendo una ristampa dell’”Avviamento…”, alla quale abbiamo ritenuto ovvio apportare alcune correzioni eliminando i refusi, le sviste, le trascrizioni errate, rivedendo le osservazioni grammaticali e snellendo il vocabolarietto finale, dal quale abbiamo espunto i termini simili all’italiano e quelle parole trascritte con doppia e ambigua grafia.

Inoltre abbiamo ritenuto aggiungere, per il piacere dei lettori, una piccola antologia di poesie tratte dal volume appena edito del poeta Alessandro Moreschini che tanto ha contribuito per la ricerca dell’autore appunto dell’Avviamento allo studio dell’italiano nel comune di Castel Madama.

Prefazione di:

Casa Editrice:

Anno di pubblicazione: 1997