Alessandro Moreschini è nato a Castel Madama (Roma) e tiburtino d’adozione dal 1949. Ha svolto l’attività lavorativa a Roma dove spesso si intratteneva per seguire spettacoli e per partecipare ad attività culturali e a movimenti letterari. Attraverso “letture critiche” di Umberto Marvardi e di G. Ungaretti, ha potuto conoscere ed ascoltare poeti, critici e scrittori assai noti come Vigolo, Accrocca, Caproni, Betocchi, Petrucciani, Frattini, Petrocchi, dai quali, in silenzio e da giudizioso scolaro, ha saputo trarne buon profitto ed utili insegnamenti. A Tivoli come operatore culturale è stato ideatore e insieme ad altri promotore del gruppo “appuntamento con la poesia “.
Di lui è stato detto: “E’ l’uomo del Camminare”, dalla voce orizzontale e verticale, il poeta della gioia e della sofferenza, l’anima del sentimento e del divenire. ” Poeta della trasparenza espressiva “dice di lui Umberto Marvardi”, dallo stile scarno ed essenziale. “E ancora” Poeta con un forte ascendente ermetico, dice di lui Marco Testi, il cui stile gli deriva da un dettato interiore che sfugge a tentativi decorativi, crepuscolari e lamentosi, per risolversi in modulazioni di profonda liricità “.
“…ma il poeta che spicca come più rappresentativo di quest’area laziale, per forza poetica e capacità espressiva, meritevole di una maggiore notorietà sia sul campo regionale che nazionale è Alessandro Moreschini poeta in italiano e in dialetto di Castel Madama. Ugo Vignuzzi
Moreschini, che ho conosciuto a Roma tramite il comune amico Umberto Marvardi, come afferma quest’ultimo, è un poeta vero che riesce a cantare sia nella lingua italiana che nel vernacolo del suo paese nativo. Ho letto con piacere il suo Sazio d’erbe amare, cosi pure, anche se con difficoltà, il “Cuturuni cuturuni pella pallatana.. Carlo Betocchi
Il Moreschini dopo aver studiato per anni la lirica Italiana del ‘900 ed in particolare dopo avere preso eccezionale dimestichezza con la lirica di Ungaretti, Montale, Quasimodo, e, più recentemente, di Betocchi e di Caproni, ha riversato la sua sapienza stilistica nel vernacolo. Franco Sciarretta
Una poesia quella del Moreschini, di straordinario vigore, senza concessioni, irrobustita da un dialetto forte, fatto di parole ed espressioni scolpite nella pietra, alimentata, oltretutto, dai ricordi e dalle nostalgìe. Cuore ed anima fisse a ” Casteju “. Ma dopo l’amore per la propria terra, anche i grandi motivi umani, le meditazioni sulla vita. I ritmi ripetitivi, primordiali, di una esistenza stentata, molto spesso spietata, il tutto attraverso l’essenzialità così accessibile e rappresentativa, che costituisce la forza ed anche uno dei privilegi del dialetto. Un incanto di forza popolare, oltre che poetica, che ho ritrovato intatto nell’ambiente e nelle persone di Castel Madama . Livio Jannattoni.
“Caro Moreschini, Ho letto il suo lavoro dialettale. Mi ha interessato innanzitutto la mancanza di provincialismo, nel senso che non c’è alcuna differenza fra poesia dialettale (che noi tutti amiamo) e che conta oggi per la storia delle lettere italiane, e il suo dettato lirico che resta immune da compiacenze d’ordine locale. Ho gustato la singolarità della sua voce e i temi che sviluppa di proposito, della pace, bene sovrano di tutti “. Giacinto Spagnoletti
“..il Moreschini, afferma Antonietta Marcelli, “ con le sue opere, ha dato vita alla cosa più antica e più nuova: il parlar popolare, generando una poesia umana, bella, musicale e pittorica che rappresenta la storia poetica del suo paese e del suo tempo, rasserenata da una luce superiore.
I testi poetici di Alessandro Moreschini sono di un linguaggio sobrio,limpido,spoglio di ogni virtuosismo tecnico e immune di qualsiasi intellettualismo ideologico; per l’autenticità e purezza della voce sottile, esile, ma che riesce a produrre in immagini lucenti, o lievemente soffuse di nostalgia ed intima mestizia, un suo mondo interiore, lungamente sofferto e scavato. Pier Luigi Rebellato
Ha ottenuto molti riconoscimenti e premi. Tra l’altro gli è stato assegnato più volte il “Premio della cultura” dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. E’ stato insignito dell’Onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. E’ stato Presidente e Commissario della Pro-Loco di Castel Madama ed Assessore al Comune di Tivoli.